lunedì 22 novembre 2010

Stand by me.

Eccomi tornata.
Sono tornata davvero, ad un tratto mi sono imbattuta in quel periodo silenzioso e melodrammatico della mia vita, vuoto come questo blog appena riaperto, e pieno di profonda solitudine. Voglia di cambiare, tangeva allora e si fa sentire tuttora; la mia vita candida come la neve giunge a un fine, non voglio; non sono ancora riuscita a rimarginare quel solco profondissimo che ha distrutto la mia vita, di cui mi sono ricordata solo alcuni secondi fa, creandomi un brivido lungo la spina dorsale e una smorfia tanto ambigua da ricordare una specie di sorriso, attraverso uno dei miei frequenti viaggi mentali. Affronto immagini, musica, pensieri vissuti in un'era di appena dieci mesi fa, che mi sembrano moltiplicati per mille anni.


La neve non è ancora caduta; il silenzio che la circonda deve ancora degnarmi della sua presenza. E io aspetto ancora, aspetto qualcosa, magari non ho ancora trovato un motivo valido. Magari non c'è proprio niente da attendere, dovrei fidarmi solo di me stessa?
Io ho bisogno solo di te. L'amore non mi interessa, dovrai essere tu ad avere pazienza. Oppure sarà il contrario, e non farò altro che guardarmi indietro, e in caso fermarmi, così potrai raggiungermi. Dovessi aspettare dieci, venti... cinquant'anni, perchè ho provato a cavarmela da sola in tutti i modi possibili, e sono riuscita solo a cadere nei ricordi di una mia vita già trascorsa, piena di pensieri tenebrosi e priva di calore, tanto vuota da nn saper ospitare neanche le lacrime sul cuscino, vista la mia troppo immensa incapacità di esprimermi. Ora c'è un nuovo fuoco, ma sento la mancanza di fiamme più ardenti; voglio alimentarlo con tutta me stessa e, giusto per soddisfare la mia costante voglia dell'impossibile, voglio che si controbilanci con la neve bianca e soffice che tuttora mi permette un minimo di riflessione e buon senso.